21.6.11

Le Droghe.

Sotto questo nome possiamo fare una lista di tutti i prodotti che alterano la coscienza e il comportamento di una persona. 

Una semplice pastiglia di aspirina è una droga, nel senso che lo stato naturale di una persona è quello di soffrire un qualche dolore e questa droga, provocando la scomparsa del dolore, modifica il suo stato mentale e comportamentale.

Chi ha il diritto di stabilire se una droga è buona oppure no?
Questa valutazione spetta all’individuo o alla società?

Ci sono molte questioni etiche da definire.
Un medico può considerare che una medicina che allieva il dolore è una droga pericolosa perché nasconde i sintomi di una malattia che può essere molto grave e che, a causa di questa droga, questa malattia si sviluppi senza che la persona ne abbia coscienza.

Nonostante questo, nella nostra società attuale, ci sono un certo numero di droghe che sono proibite dai politici con la scusa che rappresentano un pericolo per l’individuo.
La menzogna è troppo evidente: molte droghe vendute dai laboratori farmaceutici sono molto più pericolose per le persone, non solo per gli effetti, ma per le conseguenze che provocano (è superfluo citare qui tutti i sonniferi, antidepressivi, ansiolitici, tranquillizzanti ecc.).
Le droghe illegali, comparate con quelle legali, hanno effetti meno pronunciati: bisognerebbe valutare quanti atti di violenza sono dovuti agli effetti dell’alcool, rispetto, per esempio, a quelli causati dalla cannabis.

Se invece di prendere in considerazione l’individuo, analizziamo la società, le contraddizioni sono ancora più evidenti: Non si è mai visto nessun ragazzo portare alcol a scuola per venderlo e incitare gli altri a comprarlo, visto che l’alcool è legale. Non esistono reti mafiose che organizzano e gestiscono la vendita segreta di alcool e nemmeno esistono giovani disposti a rubare o a prostituirsi per comprare una bottiglia di vino.

Per ultimo, in materia di salute, sia individuale che a livello più ampio, è ancora una volta evidente che la qualità di un prodotto ufficiale può essere controllata, che la competizione tra le imprese permette di disporre di un rapporto qualità-prezzo, tutte garanzie che proteggono il consumatore dal monopolio e dall’assunzione di sostanze non controllate e potenzialmente pericolose. La maggioranza dei problemi di salute che derivano dal consumo di droghe non derivano dalle droghe stesse ma dalle sostanze che vengono aggiunte.

Quindi, perché questa legge?
Tutti i ricercatori in questo campo sono giunti alle stesse conclusioni.
Per prima cosa, il fatto di avere creato queste leggi permette di utilizzare la polizia e la giustizia per garantire un monopolio, in modo da poter controllare ai livelli più alti il mercato della droga, senza doversi preoccupare di nessun tipo di concorrenza.
In secondo luogo i benefici di questo mercato sono giganteschi, proprio a causa del proibizionismo, mentre in un mercato normale i prezzi sarebbero notevolmente inferiori.  Tra il costo alla produzione e quello che paga il consumatore, il prezzo cresce anche fino a 2000 volte. Questo sarebbe impossibile in un mercato legale.
Infine, nelle condizioni attuali, il mercato della droga porta benefici esclusivamente alle grandi banche e ai partiti politici che dispongono in questo modo di grandi quantità di denaro “non ufficiale”, visto che il suo valore è stato creato artificialmente.
La miglior prova di questo funzionamento di trova nei numeri: ogni paese d’Europa ogni anno consuma centinaia di migliaia di tonnellate di droghe illegali, è evidente che si arriva a tali quantità grazie a piccoli trafficanti, ma attraverso organismi che assicurano il trasporto e la distribuzione. le indagini portano tutte agli stessi organismi: l’esercito e i servizi segreti legati ai partiti politici. 

Gary Webb portò tutte le prove nel libro “Dark Alliance” (Questo lo costrinse a suicidarsi CON DUE COLPI DI FUCILE ALLA NUCA!). Dall’altro lato si è riscontrato che droghe come Crack e LSD vengono prodotte in laboratori militari.

Sintesi di tutte le lingue:

Legalizzazione completa di tutte le droghe.
Questo produrrà rapidamente risultati concreti:
In primo luogo il crollo dei prezzi. Questo priverà le banche e i partiti politici di una parte considerevole dei loro profitti.
Una caduta del consumo, visto che, evidentemente, l’incitazione al consumo scomparirà (non troveremo più droga nelle scuole, esattamente come non troviamo l’alcool, perché i venditori illegali scompariranno). Le conseguenze a livello sociale saranno molto positive: oggi, più dell’80% della delinquenza è legata alla droga, la legislazione sarebbe quindi una misura di sicurezza più efficace delle telecamere spia o dell’impiego massiccio di risorse nella polizia. In quanto alla salute, un prodotto legalizzato (e quindi controllato) non produrrà tanti danni a causa delle sostanze da taglio. In questo modo ci troveremmo a vivere in una società normale, dove i giovani avranno lo stesso atteggiamento verso la droga, l’alcool o i dolci.

1 commento:

  1. E' un luogo comune dire che le droghe alterino lo stato psico-fisico degli esseri umani!
    L'uomo vive nella perenne alterazione del proprio stato psico-fisico dovuto ai tanti stress a cui viene continuamente sottoposto.
    Il vivere stesso, in condizioni coercitive, altera il nostro stato psico-fisico.
    Chi può dire di vivere senza condizionamenti esterni?
    Lo stato in cui viviamo ne è la conferma.
    L'uomo nasce per godersi il creato in perfetta sintonia con gli altri esseri, non violenta il motivo stesso per cui si nasce.
    Questa è la vera droga da bandire.
    Alla luce dei molti capolavori letterari, musicali e artistici in genere creati sotto l'effetto delle droghe, mi viene da pensare se il vero motivo per cui queste sono proibite al popolo non sia per il fatto che queste ci allontanano, anche se per poco tempo, dalla vita di tutti i giorni catapultandoci nella vita "reale" dove all'uomo è concesso il lusso del pensiero. L'uomo che pensa è pericoloso.

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